martedì 8 settembre 2015

"Boho, forme, luci e colori": similoro, agata e quarzo
Similoro è il nome di una lega metallica, popolare nei secoli passati, composta per l'84% da rame, per il 9% di zinco e per il 7% da stagno. Nel nome richiama un metallo ben più nobile, grazie al suo aspetto simile appunto all’oro.
Chiamato anche oro di Mannheim e oro falso, il similoro è impiegato in sostituzione dell'oro vero in virtù del costo minore, in vari utilizzi e applicazioni. Da sempre è applicato a scopo decorativo sul legno, per ornare cornici e mobili, nonché sul ferro battuto, sulla ceramica e sul vetro. Si ricorre tuttora spesso al similoro per la decorazione di interni. Nuovi sviluppi dell'uso di questa lega sono il découpage e l'industria chimica.
I segreti di questa duttilità sono la buona resistenza alla corrosione e la malleabilità. Pregio e difetto insieme è la sua capacità ossidante, che se da un lato consente al metallo di assumere un'ampia gamma di colorazioni, dall'altro per alcuni utilizzi, come la doratura del legno o il Taglio Oro Libro, rende necessaria l'applicazione di una vernice o di una lacca coprente per proteggerlo dall'ossigeno contenuto nell'aria e dagli effetti degli agenti atmosferici.

Fonti: Enciclopedia Treccani, Wikipedia.

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